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Quanto può fare un portatile da 2/300€? L’Asus CX34 ti potrebbe sorprendere.

Chi ha detto che per divertirsi con l’hardware e i sistemi operativi bisogna spendere un patrimonio? A volte la tecnologia più intrigante si...

Chi ha detto che per divertirsi con l’hardware e i sistemi operativi bisogna spendere un patrimonio? A volte la tecnologia più intrigante si nasconde dove meno te lo aspetti: in un portatile da 200 euro che sembra uscito da un’offerta di fine stagione … e invece si rivela una piccola meraviglia per chi ama sperimentare.

In questo articolo raccontiamo le meraviglie (e qualche impiccio) dell’Asus Chromebook Plus CX34, un portatile economico che ha fatto brillare gli occhi a Riccardo Palombo. Il motivo? Non solo il prezzo, ma soprattutto la possibilità di mettere le mani sotto il cofano: da Chrome OS a Linux, passando (con un po’ di acrobazie) anche per Windows.

Ti portiamo in un viaggio tra firmware da sbloccare, cavi dal nome buffo (ciao SUZY-Qable), patch da applicare e tante piccole scoperte che rendono questo Chromebook una vera palestra per curiosi digitali. E se pensavi che Chrome OS fosse un sistema da sottovalutare ... beh, preparati forse a cambiare idea.

Cosa possiamo imparare dal video?

Il Chromebook che fa girare la testa (e anche Linux): Asus Chromebook Plus CX34.

Riccardo Palombo ci presenta un portatile che potremmo definire senza troppi giri di parole... una piccola bomba tecnologica dal prezzo contenuto. Stiamo parlando dell’Asus Chromebook Plus CX34, un portatile che nella giungla del low-cost spicca come una pantera bianca: elegante, agile e soprattutto sorprendente.

La recensione ruota attorno a tre ingredienti principali: ottimo rapporto qualità-prezzo, versatilità tra più sistemi operativi, e caratteristiche hardware insospettabilmente buone. Il tutto condito con la giusta dose di ironia e tanta voglia di smanettare.

Quando il portafoglio sorride: qualità-prezzo da urlo (senza urlare).

Riccardo lo dice chiaro: questo Chromebook lo ha pagato intorno ai 200€ usato, e si trova nuovo tra i 250 e i 300€. A quel prezzo, molti notebook sembrano dei giocattoli. Invece questo Asus, nome in codice Marasov (che suona già come una spia russa), offre prestazioni da vero professionista. E rispetto a molti portatili cinesi dal pedigree incerto, questo si fa rispettare.

"È una bomba", dice lui. E noi possiamo solo annuire mentre cerchiamo le offerte online.

Chrome OS: il brutto anatroccolo diventato cigno.

Uno dei punti forti della recensione è il cambio di prospettiva su Chrome OS. Questo sistema operativo, spesso snobbato come “roba da scuola elementare”, ha fatto i compiti a casa... e pure quelli degli altri.

Ora gira app Android, app Linux e continua a offrire un’interfaccia leggera, stabile e amichevole. Riccardo lo definisce “il sistema operativo più sottovalutato”. E ci sta tutto. Se sei tra quelli che usano il Mac “perché è facile”, forse è il momento di dare una possibilità al cigno di Google.

Smanettare è (ancora) possibile: Linux e Windows dentro un Chromebook.

Per chi ha il gene del “modder felice”, il CX34 è una palestra perfetta. Certo, installare Linux richiede qualche acrobazia: serve sbloccare il firmware, magari con un SUZY-Qable (sì, si chiama davvero così, sembra il nome di un personaggio dei cartoni anni ‘80) oppure con una schedina da pochi euro.

E poi si può fare anche di più: installare Windows. Non è una passeggiata, e qui entra in scena il progetto Cru Trabook di Mr. Chromebooks, utile per orientarsi nel mondo dei driver, firmware alternativi e bios più liberi di un sabato sera senza coprifuoco.

L’audio gracchia? C'è la patch.
Il touchpad non va? C'è il fix.
Linux non vede la memoria UFS? C'è la distro giusta.
Insomma: con un po’ di pazienza e tanta passione, tutto si risolve.

Dentro il cofano: hardware sorprendente per un prezzo ridicolo.

Non ci troviamo davanti a un bolide da gaming, certo. Eppure l’Intel di 12ª generazione (versione U) fa il suo dovere, senza scaldarsi come un termosifone in pieno inverno. Lo schermo? IPS opaco da 14 pollici, risoluzione decente, nessun bleeding, e niente riflessi fastidiosi.

La RAM è da 8GB, lo storage da 256 GB su memoria UFS, e la batteria da 50 Wh regge anche 8 ore di lavoro leggero. E le porte? C'è l’imbarazzo della scelta: USB-A, USB-C, HDMI, jack audio... manca solo una porta per i sogni (ma forse ci stanno lavorando).

Piccola chicca: la webcam ha uno sportellino fisico per la privacy. Quando è chiusa, compare un pallino rosso. Una trovata semplice e geniale.

Qualche pecca c’è, ma si fa perdonare.

L’audio “gracchiante” e il “coil whine” (un ronzio elettronico udibile in alcune unità) sono i difetti principali. Anche il touchpad, su Linux, richiede un piccolo intervento. Però Riccardo è chiaro: per questo prezzo, sono difetti tollerabili, non deal-breaker.

Una scelta brillante per menti curiose.

L’Asus Chromebook Plus CX34 è il coltellino svizzero dei portatili economici. Fa quasi tutto, e lo fa bene. È leggero, compatto, silenzioso, versatile. E per chi ama provare, sperimentare, giocare con Linux e curiosare tra i kernel... è puro divertimento.

Se pensavi che con 300€ si potessero comprare solo delusioni e compromessi, questo Chromebook ti potrebbe far cambiare idea. Perché potrebbe essere un piccolo affare, nel senso più nobile del termine. Uno di quei dispositivi che lasciano il segno e fanno sorridere ogni volta che si apre il coperchio.

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